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al testo di cristina bizzarri
Adesso so
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Adesso so - in questo stare come una cosa nuda davanti al mare mentre mi sfuma e scivolando annotto - che tutto è qui, un respirare.
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Laura Turra
- 15/07/2015 12:50:00
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Il respiro che è vita, che è esistere. E tutto qui, nello stare, nellessere dentro listante che ci rivela a noi stessi. Spogliati. Mi è piaciuta molto. Un caro saluto Cristina!
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Cristina Bizzarri
- 14/07/2015 13:43:00
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Mi fa molto piacere il vostro apprezzamento e, Pigy, senzaltro è casuale lassonanza! E sì, anchio ho pensato a Ungaretti.
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Roberto Maggiani
- 14/07/2015 13:26:00
[ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]
Brava Cristina, molto bella.
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Giuliano Brenna
- 14/07/2015 12:36:00
[ leggi altri commenti di Giuliano Brenna » ]
Molto bella e palpitante
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Pigy
- 14/07/2015 12:10:00
[ leggi altri commenti di Pigy » ]
Semplice e perfetta nella sua completezza. Si fa notare la simmetria della costruzione metrica: un distico di quinari seguito da un settenario etc. 5+5+7+5+5+7+5+5. «questo stare/ come una cosa nuda» ricorda vagamente un sentimento ungarettiano, ma qui è un paesaggio marino che scivola, sfuma, annotta, respira. Tutto è indistinto e invisibile è il gesto stesso del respirare, che fa della marina, con l’infinito volgersi dell’onda, un’elegante parafrasi di noi stessi, percepiti quali parte di un tutto, un tutto che pulsa, respira, come cosa vivente. Sentirsi partecipi della natura è ricongiungersi all’Uno, all’unità primigenia delle cose. Anche la rima “grammaticale” dei due verbi all’infinito (sapientemente spezzata dal “mare” sostantivo), non so fino a che punto voluta, o più plausibilmente “capitata”, come capitano le rose a primavera, è un dettaglio di grande eleganza che aggiunge un delizioso “colore” di suono all’insieme.
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